18 Mag

Imprese femminili: 200 milioni dal Mise per Imprese ON e Smart&Start

Il Ministero dello sviluppo economico ha disposto il rifinanziamento di alcune misure a sostegno dell’imprenditoria femminile: gli interventi riguardano sia le Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, che le Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative. Il rifinanziamento è di 200 milioni di euro, su un ammontare complessivo di 400 milioni di euro, andando dunque a completare un quadro di interventi nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, volti alla creazione, sviluppo e consolidamento di imprese a guida femminile. 
Il Mise ha disposto che a partire dal prossimo 19 maggio potranno essere presentate le domande per le agevolazioni previste da Imprese ON e Smart&Start. È data inoltre la possibilità di finanziare anche i progetti già presentati dal 1 febbraio 2020 che rispettino i requisiti indicati dal PNRR. Per le misure Imprese ON e Smart&Start sono previste agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto. In stessa data verrà aperto lo sportello online per l’invio delle domande di incentivo relative a nuove imprese o costituite da meno di 12 mesi.
Ha preso il via in questo mese di maggio il Fondo impresa femminile del Mise che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività per realizzare progetti innovativi nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Gli sportelli online per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico, spiega in nota il Mise. “Sono state 2.426 le nuove imprese o costituite da meno di 12 mesi che hanno iniziato a compilare la domanda nel primo giorno di apertura della piattaforma del Fondo Impresa Femminile, il nuovo incentivo del Mise gestito da Invitalia. In particolare, la procedura è stata avviata da 1609 nuove imprese italiane non ancora costituite, 479 da imprese italiane già costituite, 335 da lavoratrici autonome, 3 quelle pervenute da imprese estere. Il maggior numero di compilazioni in corso è avvenuto nelle regioni Lombardia, Lazio, Piemonte e Veneto” riporta in nota la società Invitalia.

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10 Mag

Formazione 4.0: il decreto aiuti aumenta il credito d’imposta per le imprese

Il decreto aiuti, emanato per sostenere famiglie e imprese introducendo misure per limitare gli effetti della crisi in Ucraina, ha introdotto un’importante novità in fatto di formazione 4.0 per le imprese, aumentando il credito d’imposta 2022 per investire in beni immateriali. 
Per rispondere alla carenza di competenze professionali adeguate ai processi di trasformazione tecnologica e digitale viene incrementata l’aliquota del credito d’imposta per la formazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. L’incremento del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0, nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50 per cento fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.

È prevista una certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze. Le spese in questione devono essere finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche. 
La misura del credito d’imposta per la formazione 4.0 trova la sua radice nel Piano di Transizione 4.0 ed oggi ottiene finanziamenti anche dai fondi del Pnrr. Le attività formative in questione devono riguardare l’acquisizione o il consolidamento di conoscenze tecnologiche quali, ad esempio, i sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, la robotica, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici. Trattasi di attività che si differenziano da quelle di formazione ordinaria che già conosciamo. 
La formazione deve riguardare devono il personale dipendente, sono esclusi invece i collaboratori con contratti lavorativi diversi.

“Le misure per gli investimenti – ha dichiarato il Ministro Giancarlo Giorgetti, titolare del Mise – consentono di guardare con fiducia al futuro per le imprese più innovative, in particolare nei settori strategici finanziati dall’IPCEI cioè quelli dell’idrogeno, del cloud, della microelettronica e della sanità” (nota Mise).

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03 Mag

Ambiente, sociale e governance: le nuove pietre miliari della formazione delle imprese

La sostenibilità è un tema che deve riguardare tutti nel mondo aziendale, nessuno escluso. Un maggiore coinvolgimento di tutti i protagonisti del mondo “impresa” ed una formazione sempre più sofisticata ed attenta è la direzione presa dai grandi colossi della consulenza strategica, che in collaborazione con eccellenze della formazione hanno deciso di spingere per un maggiore coinvolgimento delle imprese sul tema della transizione ecologica.
Veramente lungimirante è l’esempio dato dal programma di Bain & Company lanciato insieme alla SDA Bocconi e rivolto a tutti i 700 dipendenti italiani, nato con l’obiettivo di “fare di più”. È stato dunque strutturato un programma di formazione sui cosiddetti temi ESG, ossia ambiente, sociale e governance per tutti i 700 dipendenti italiani di questa grandissima azienda, considerando assolutamente ogni tipo di categoria. 

Priorità dell’azienda con sede principale a Boston è secondo i suoi manager quella di costruire e rafforzare le competenze in materie di sostenibilità, in quanto strategica per il business e per le strategie aziendali.  Ad oggi, sottolineano i responsabili, l’attenzione alla sostenibilità avviene principalmente su spinta esterna, ma è necessario ad oggi che questa sfida diventi “interna” e parte della cultura aziendale, in maniera tale da andare ad operare sul capitale umano.  La formazione riguarderà 300 dipendenti Bain nel 2022 e gli altri nel 2023, con formazione sia ibrida sia virtuale sia in aula, che attraverso l’uso di podcast integrativi.
Il progetto e il cammino della sostenibilità, deve essere compiuto in maniera unita e condivisa e sono per fortuna ad oggi sempre di più le realtà che se ne stanno accorgendo.

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