Imprese femminili: 200 milioni dal Mise per Imprese ON e Smart&Start
Il Ministero dello sviluppo economico ha disposto il rifinanziamento di alcune misure a sostegno dell’imprenditoria femminile: gli interventi riguardano sia le Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, che le Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative. Il rifinanziamento è di 200 milioni di euro, su un ammontare complessivo di 400 milioni di euro, andando dunque a completare un quadro di interventi nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, volti alla creazione, sviluppo e consolidamento di imprese a guida femminile.
Il Mise ha disposto che a partire dal prossimo 19 maggio potranno essere presentate le domande per le agevolazioni previste da Imprese ON e Smart&Start. È data inoltre la possibilità di finanziare anche i progetti già presentati dal 1 febbraio 2020 che rispettino i requisiti indicati dal PNRR. Per le misure Imprese ON e Smart&Start sono previste agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto. In stessa data verrà aperto lo sportello online per l’invio delle domande di incentivo relative a nuove imprese o costituite da meno di 12 mesi.
Ha preso il via in questo mese di maggio il Fondo impresa femminile del Mise che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività per realizzare progetti innovativi nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Gli sportelli online per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico, spiega in nota il Mise. “Sono state 2.426 le nuove imprese o costituite da meno di 12 mesi che hanno iniziato a compilare la domanda nel primo giorno di apertura della piattaforma del Fondo Impresa Femminile, il nuovo incentivo del Mise gestito da Invitalia. In particolare, la procedura è stata avviata da 1609 nuove imprese italiane non ancora costituite, 479 da imprese italiane già costituite, 335 da lavoratrici autonome, 3 quelle pervenute da imprese estere. Il maggior numero di compilazioni in corso è avvenuto nelle regioni Lombardia, Lazio, Piemonte e Veneto” riporta in nota la società Invitalia.